domenica 25 marzo 2012

Cheesecake ai mirtilli e cocco

Non adoro particolarmente le cheesecake, ma questa è davvero ottima..in forno sprigiona un profumino delizioso! Qualche giorno fa ho ripescato un vecchio numero di Sale & Pepe e lei era lì, che mi tentava irresistibilmente.
Ve la consiglio caldamente..i mirtilli le regalano un intermezzo acidulo che ben si sposa con la dolcezza del cocco.

Ingredienti:
250 gr di ricotta
150 gr di biscotti secchi
80 gr di burro
85 gr di zucchero
2 uova
65 gr di panna fresca liquida
25 gr di cocco in scaglie
100 gr di mirtilli
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiaini di fecola
una bustina di vanillina
1/4 di limone non trattato (succo e buccia grattugiata)
un pizzico di sale

Passare i biscotti nel mixer con la cannella e il burro fuso. Distribuire il composto sul fondo di una tortiera rettangolare piccola, foderata di carta forno, premendo con il dorso di un cucchiaio e mettere in frigo.
Separare gli albumi dai tuorli. Mescolare lo zucchero con la ricotta, unire i tuorli, la panna, la fecola, la vaniglina, i mirtilli, il succo e la scorza grattugiata di limone. Incorporare gli albumi montati a neve.
Trasferire la crema nello stampo preparato, cospargerla di cocco essiccato e cuocere in forno già caldo a 180° per quasi un'oretta. Quando la superficie del dolce comincierà a dorarsi, coprire lo stampo con un foglio d'alluminio. A cottura ultimata, lasciar raffreddare a forno spento con lo sportello socchiuso. 
Servire il dolce tiepido o freddo.



Con questa ricetta partecipo al contest di Le dolci tentazioni di Kelly, al contest di Stefania


Cestini di tomini al risotto giallo con salsa alle cipolle e timo

Adoro la red velvet cake per il suo rosso acceso, la vellutata arancione di zucca, il  purè verde di piselli...vedere quelle infinite sfumature nei miei piatti mi rallegra nelle tristi e grigie giornate invernali.
Si, spesso il colore (specialmente in pasticceria) è sinonimo di artificiale..eppure la natura ci regala con i suoi prodotti un'infinita di colori naturali e benefici per la salute.
Come lo zafferano, alimento antiossidante che tinge d'oro le nostre preparazioni in cucina.
E allora..dipingiamo di sole il pranzo con questo risotto!

E per condire, una saporita salsa di cipolle al timo.
La ricetta (leggermente modificata) è sul Ricettario 3 cuochi.

Ingredienti (per due persone):
160 gr di riso Carnaroli
2 tomini semistagionati
1 cipolla bianca
1/2 litro di brodo di verdure
1 bicchiere di vino bianco
2 bustine di zafferano
timo
2 cucchiai di maizena
sale e pepe q.b.

Affettare la cipolla. Rosolarne 1/4 con dell'olio in un tegame. Aggiungere il riso e tostarlo per un paio di minuti. Bagnare con un po' di vino, far evaporare e aggiungere il brodo. Portare a cottura il riso versando altro brodo, mescolare e aggiungere una bustina di zafferano e regolare di sale.
Tagliare la parte superiore dei tomini e scavarli. Tritare la pasta di formaggio.
In una padella soffriggere la restante cipolla con dell'olio. Aggiungere il vino restante, il timo, sale, pepe e la bustina di zafferano. Abbassare la fiamma, lasciare che il sugo si riduca alla metà e incorporare i cucchiai di maizena sciolti in poca acqua. Far cuocere ancora per qualche minuto.
Terminata la cottura del risotto, spegnere il fuoco e mantecare con la pasta dei tomini.
Riempire ogni scodellina di formaggio con il riso, insaporire con il pepe macinato e decorare con il timo.
Servire con la salsa di cipolle.
Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo al contest di Francesca



Cestini di radicchio e brie

Vi lascio al volo una ricetta per un antipasto superveloce da preparare.
Ingredienti (per 3 cestini):

Per la finta sfoglia:
100 gr di farina 00
3 cucchiai di vino
2 cucchiaio d'acqua
1 cucchiaio d'olio
un pizzico di sale

Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere il sale e in ultimo gli ingredienti liquidi. Impastare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Se ne avete il tempo, lasciate riposare per una trentina di minuti la finta sfoglia.
Stendere l'impasto sottilissimo e ritagliarne dei quadrati. Ungere degli stampini (io ho utilizzato quelli da muffin) con un po' d'olio e sovrapporre due sfoglie in maniera sfalzata, cosi da ottenere una sorta di fiore.
Cuocere in forno a 180° per 20 minuti.

Per il ripieno:
15 foglie di radicchio
1 spicchio d'aglio
qualche fettina di brie

Scaldare un po' d'olio in una padella e far soffriggere l'aglio a fettine. Intanto lavare e mondare le foglie di radicchio. Tagliarle a listarelle e cuocere in padella per pochi minuti, giusto il tempo di appassirle.
Tritarle in un mixer per pochi istanti.
Versare con l'aiuto di un cucchiaino il radicchio nei cestini.
Se volete potete aggiungere il brie direttamente in padella insieme al radicchio e farlo sciogliere leggermente in cottura. Oppure potete tagliarne qualche pezzettino e metterlo sopra al radicchio.
Ripassare in forno i cestini per far sciogliere il formaggio.

Con questa ricetta partecipo al contest di Francesca



venerdì 23 marzo 2012

Vellutata di avocado e lime

Con l'arrivo della primavera e del caldo, non ho minimamente voglia di mangiare pasta o carne..mi ciberei solamente di frutta e verdura.
Perciò cominciano i miei esperimenti..a volte piuttosto azzardati. Quello che vi propongo oggi ne è appunto un esempio. Non vado pazza per l'avocado in realtà, ma questo particolare abbinamento con il lime non mi dispiace affatto..

Ingredienti (per due persone):
1 avocado maturo
1 lime (succo e buccia grattugiata)
brodo (300ml)
3 cipolline borettane
coriandolo, menta (se volete)

Lavare bene l'avocado e il lime (vi servirà la buccia).
Tagliare l'avocado ed estrarre il nocciolo. Triturarne la polpa con la buccia in un mixer e aggiungere 2 cucchiai di succo di lime.
In una padella, far appassire le cipolline tagliate a fettine sottili.
Aggiungere un po' di brodo in cottura se necessario.
Unire alla cipolla la purea di avocado e lime. Lasciar cuocere per qualche minuto, aggiungendo il restante brodo.
Regolare di sale e pepe. Unire alla zuppa 2 cucchiaini di succo di lime (se volete sentire maggiormente il sapore del lime, aggiungetene gradualmente del succo).
Frullare fino ad avere una crema liscia ed omogenea.
Se volete, potete servire la zuppa con un cucchiaio di panna da cucina e unire le erbe. Io ho semplicemente unito la buccia grattugiata di mezzo lime.

Buon finesettimana!
 

martedì 20 marzo 2012

Il mio primo amore adolescenziale..Kinder Delice

Eravamo una coppia inseparabile al liceo..io e le Kinder Delice. 
Per almeno un annetto sono state loro le merendine elette, le mie fedeli compagne in quei dieci minuti di intervallo (e non solo in verità..).
Morso dopo morso, riuscivano a risollevare il mio livello di attenzione oramai prossimo al collasso..
Dopo anni, domenica mi è capitato di assaggiarne una e..che dire? Mi ha deluso moltissimo..non lo ricordavo cosi il sapore! Meno male che a casa mi aspettavano in frigo questi rettangolini deliziosi..



Ingredienti (per 6/8 merendine)
2 uova
175 gr di zucchero
180 gr di farina 00
50 gr di cacao amaro in polvere
140 gr di latte
110 gr di burro
1-2 cucchiaini di lievito in polvere
1 pizzico di sale

Per la crema:
80 gr di panna fresca montata
90 gr di formaggio fresco (tipo philadelphia)
1/2 bustina di vanillina
50 gr di zucchero a velo

Per la glassa e le decorazioni:
2 buste di preparato per glassa al cacao o 200 gr di cioccolato fondente
50 gr di cioccolato al latte o fondente
In una terrina ampia, versare il latte bollente e aggiungere il cacao setacciato, mescolare fino a completo assorbimento. Lasciar raffreddare. Accendere il forno a 180°.
Imburrare una teglia rettangolare (la mia era 28x20cm).
Versare in una ciotola gli ingredienti secchi: farina setacciata insieme al lievito e al sale.
Con uno sbattitore elettrico, battere a crema il burro con lo zucchero e aggiungere un uovo alla volta, assicurandosi che vengano assorbite bene.
Aggiungere man mano il composto secco, ovvero farina, lievito e sale setacciati.
Infine unire il composto liquido di cacao e latte oramai raffreddato.
Mescolare bene fino ad ottenere un composto liscio e privo di grumi.
Versare nella teglia e cuocere per una ventina di minuti (fate la prova stecchino).
Per la crema: montate la panna con la vanillina. In una ciotola lavorare per pochissimo tempo il formaggio con lo zucchero a velo (giusto il tempo di amalgamarlo). Aggiungere la panna al formaggio lentamente, con movimenti dal basso verso l'alto per non smontarla. Lasciate riposare in frigo per una ventina di minuti.
Una volta raffreddata la torta, posizionatela su un tagliere. Con l'archetto tagliatorte, livellatene la superficie (togliete la parte bombata).
Io ho tagliato prima i rettangoli (6), poi li ho divisi a metà orizzontalmente e ho aggiunto la crema.
Ma se vi trovate meglio, potete spalmare la crema sulla torta fredda e tagliarla successivamente in rettangoli per ottenere le merendine.
Lasciate riposare in frigo.
Preparate la glassa: io ho utilizzato quella già pronta all'uso per comodità, ma se volete, potete utilizzare del cioccolato fuso a bagnomaria.
Al mio primo tentativo ho utilizzato quella della Pane Angeli, al secondo tentativo invece quella Lo Conte. Nel primo caso ho lasciato la bustina in infusione nell'acqua bollente, nel secondo ho svuotato il contenuto delle buste e le ho fatte sciogliere a bagnomaria con 3 o 4 cucchiai d'acqua.
Otterrete due risultati molto diversi: al mio primo tentativo ho ottenuto una glassa croccante e di un colore chiaro. Al secondo tentativo una glassa lucida e morbida, scura.
Usate una ciotola profonda e non tanto ampia.
Prendete una merendina e appogiatela sulla glassa, utilizzate due forchette per capovolgerla delicatamente nella glassa, sollevate la merendina e lasciatela asciugare su un foglio di carta forno o su un tappetino di silicone. Ho provato ad utilizzare una gratella e il risultato è stato disastroso.
Una volta rassodata, potete togliere la glassa in eccesso che si deposita in fondo ai lati della merendina.
Far sciogliere a bagnomaria 50 gr di cioccolato al latte se volete la decorazione a contrasto o fondente se preferite un colore omogeneo (e più simile all'originale).
Versare il cioccolato fuso in una tasca piccola da pasticcere o in un conetto di carta e fate le decorazioni finali sulla merendina.

Con questa ricetta partecipo al contest di Valentina 

lunedì 19 marzo 2012

Baiocchi e Nutella homemade

Finalmente sono una tirocinante..dopo aver girato in lungo e in largo alla ricerca di un posticino, il consultorio familiare ha accettato la mia richiesta.
Oggi, durante la pausa, la mia mente era tutta occupata a scegliere cosa sgranocchiare tra la miriade di prodotti del distributore e la mia attenzione si è soffermata su dei cari biscotti della Mulino Bianco..i baiocchi.
Me ne sono presa un pacchetto e tra un biscotto e l'altro ho deciso di rifarli a casa.
Ma quella crema alle nocciole...difficile non pensare immediatamente alla Nutella! E' da parecchio che resisto alla tentazione di comprarne un barattolo..lo so come sono fatta, quella per me è una droga! Al primo barattolo ne seguono sempre altri..DOVEVO resistere!
Cosi mi sono messa in testa di rifare anche questa magnifica crema con le mie manine, giusto un vasettino per i biscotti.
Valentina con il suo contest mi sta facendo rivivere tanti ricordi..
Associo le merendine Mulino Bianco alla mia infanzia, ai pomeriggi in compagnia di Bim Bum Bam, ai giocattoli oramai scomparsi come il Dolce Forno..
Se ripenso a quei tempi, ho tutte queste immagini in mente..quelle merendine non erano semplicemente degli snack. Avevano la capacità di farmi sognare.
Ricordo come se fosse ieri alcune delle sorprese contenute nelle confezioni..le mie preferite erano delle scatolette di plastica a forma di libro al cui interno vi erano innumerevoli strumenti di fantasia..dai pennarelli microscopici alle gommine colorate, passando per i manualetti sull'astrologia o addirittura sulla mangiologia, giusto per rimanere in tema..
Mi son sempre piaciute le cose piccole..il mio sogno da bambina era di possedere una casa delle bambole, quelle in miniatura, tutte di legno. Adoravo Minù e il suo fantastico cucchiaino, e infine Alice nel paese delle Meraviglie..ogni volta che guardavo quel cartone, rimanevo incantata dalla casetta del Bianconiglio..

In quel periodo la mia tipica merenda era un bel bicchierone di karkadè accompagnato da un trancino..ve lo ricordate?
Ovviamente ora ne hanno rifatta una versione diversa, molto più simile ai tegolini..
Era formato da quattro strati di pan di spagna al cacao e semplice, uniti da una cremina al cioccolato..purtroppo non sono riuscita a trovarne un'immagine. :/
Prima o poi rifarò anche questa merendina..
Ma veniamo ai baiocchi..si potrebbe scrivere una tesi di laurea sulla capacità dei bambini di inventare nuovi modi di gustare il cibo..e questi biscotti, come i Ringo, davano e danno una certa soddisfazione.
Prima si rosicchiava nel vero senso della parola un lato del biscotto, poi toccava alla cremina.. :)
Per la ricetta dei baiocchi ho leggermente modificato quella che impazza sul web.

Baiocchi
Ingredienti:
90 gr di farina di nocciole (o nocciole tostate)
320 gr di farina
80 gr di fecola
100 gr di zucchero a velo
1 uovo
1 tuorlo
150 gr di burro
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale

Tritare nel mixer le nocciole insieme allo zucchero a velo. Io avevo già la farina di nocciole e l'ho unita allo zucchero a velo.
In una ciotola, aggiungete la farina setacciata con la fecola e la vanillina. In ultimo aggiungete la farina di nocciole. 
Incorporare il burro a pezzetti.
Lavorare l'impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto di briciole.
Unire le uova, amalgamandole bene all'impasto, fino ad ottenere un composto liscio.
Lasciate riposare in frigo per 30 minuti.
Stendere l'impasto a mezzo centimetro. Con un tagliabiscotti, ritagliare in dischetti. Con un tagliabiscotti più piccolo di diametro, esercitare una leggera pressione su ogni biscotto, per imitare la forma dei baiocchi originali.
In ultimo, con una cannuccia sottile (quelle dei succhi per intenderci), fare dei buchetti nel biscotto (3 sopra e 2 sotto, come a voler disegnare un pentagono).
Cuocere in forno a 180° per 10 minuti.
Una volta raffreddati, accoppiare due biscotti con un po' di nutella homemade.
Conservare in una scatola di latta (mangiare entro breve, dato che la nutella è artigianale e fuori dal frigo non regge moltissimo).

Nutella fatta in casa


Nelle foto la nutella è molto fluida, dato che l'ho sciolta a bagnomaria. Dal momento che va tenuta in frigo, si addensa e la consistenza è perfetta.

Ingredienti (per un vasetto da 200ml o poco più):
100 gr di cioccolato fondente
20 gr di burro fuso
20 gr di zucchero tipo Zefiro
1 cucchiaio colmo di cacao amaro
70 gr di nocciole senza pellicina
50 ml di latte
100 ml di latte condensato

Mettere le nocciole su una teglia e tostarle in forno caldo a 180° per 5 minuti. Tritarle nel mixer insieme allo zucchero, fino ad ottenere una pasta di nocciole malleabile.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente insieme al burro fuso. In un altro pentolino, scaldare il latte liquido con quello condensato. Unirlo al cioccolato e mescolare. 
In una ciotola, versare il composto di nocciole e aggiungere un cucchiaio di cacao. Mescolare e versare il composto di cioccolato e latte. Immergere il mixer a immersione nella ciotola e frullare leggermente. 
Invasare in un barattolo sterilizzato e tenere in frigo. Prima di utilizzare la crema, scaldarla per qualche secondo per fluidificarla un po'.
Con questa ricetta partecipo al contest di Valentina:

mercoledì 14 marzo 2012

Camille e ringraziamenti speciali

La ricetta che vi propongo oggi è una colazione/merenda piuttosto leggera, soffice e delicata..le Camille o tortine alle carote..
Mi sentivo piuttosto in sintonia con la primavera oramai alle porte, cosi ho deciso di accompagnare questi dolcetti ad un succo di carote, arancia e limone preparato in casa.
Ma prima della ricetta, vorrei fare dei ringraziamenti speciali..
La settimana appena conclusa è stata un continuo flusso di emozioni e soddisfazioni.
In primis perchè dopo mesi di agonia (nel senso letterale del termine), ho potuto mettere fine all'argomento TESI.
Eh già, la tanto aspettata laurea è finalmente arrivata martedi..io e il mio ragazzo abbiamo ottenuto l'atteso titolo (di cui effettivamente ignoro l'utilità ma questo è un altro discorso..) e abbiamo festeggiato nello stesso giorno i nostri cinque anni insieme.
Tutto ciò mi ha donato sicuramente un po' di serenità, di tranquillità, ma mi ha anche lasciato una gran malinconia nel cuore.
Non mi rendo ancora pienamene conto di ciò che ho dovuto abbandonare in realtà..forse perchè già da mesi ho lasciato Urbino, non saprei..ma rivedendo le foto di quell'intensa giornata, mi ritornano alla mente tutti i momenti stupendi che ho vissuto in questi anni.
Ricordo con un sorriso sulle labbra la mia prima esperienza traumatica fuori casa, il mio attacco di panico per il pagamento delle tasse universitarie in banca..una schiocchezza a pensarci oggi.
E invece in quel periodo era il simbolo del distacco dalla mia famiglia, l'idea di dovermela cavare da sola.
Non ero spaventata dalla vita quotidiana, come il cucinare, il badare alla casa, l'organizzazione..in realtà non vedevo l'ora di mettermi alla prova da questo punto di vista.
Sono trascorsi anni da quel momento e ora non ho più il terrore di entrare in banca per un semplice versamento! :)
Sono cambiata sotto molti punti di vista, ho vissuto con molte persone e ho dovuto imparare a convivere con i loro difetti, con le loro manie..
Ma nel loro piccolo queste persone mi hanno donato tanto..risate, lacrime, pensieri, nuove prospettive di visione della realtà.
Silvia, con te ha avuto inizio questa splendida avventura..nella nostra casettina isolata dalla vita mondana, dove ho lasciato un pezzo di me. Te la ricordi? ;) E' stata una convivenza speciale che ci ha unito molto.. 
Stefania, Ilaria, Sabri..abbiamo vissuto due anni elettrizzanti insieme! I miei primi passi in cucina li ho compiuti con voi..le nostre pizzate del sabato sera, i cornetti di Andrea, i nostri esperimenti sul sociale in piazza..momenti indimenticabili.
Poi tutto è cambiato..non sono più riuscita a vivere con spensieratezza, con leggerezza la vita.
Ho cercato di legarmi sempre meno alle persone, forse per soffrire meno all'inevitabile separazione. Mi sono concentrata sempre di più sugli esami, non avevo tempo per altro, per coltivare le mie vere passioni, le amicizie, non avevo più tempo per me stessa.
Riconoscevo il mio errore ma non riuscivo a correggerlo.
E anche se ho vissuto con meno intensità le emozioni e le esperienze, ci sono state persone che non dimenticherò, che non voglio dimenticare.
Paolo, Francesca, Katia, Chiara, Milena..e tutte le persone che mi hanno accompagnato quotidianamente in questi ultimi due anni..abbiamo condiviso esperienze, progetti, battaglie per un pugno di pagine in meno da studiare! :)
Se solo potessi tornare indietro, mi sarei ritagliata più tempo per conoscervi meglio.
Vi ringrazio di tutto..

In tema di ringraziamenti, vorrei citare anche Vale e Francesca che hanno coronato questa mia settimana "vittoriosa" con un'ulteriore vincita..non me lo sarei mai aspettato!
Mi avete fatto una bellissima sorpresa premiando il mio Brunch or Breakfast tra cosi tante stupende ricette! Mi sembra ancora un sogno, grazie ancora!

E infine vorrei ringraziare la psicologa del centro dove è ricoverato mio padre che mi ha regalato questo stupendo cestino nelle foto sotto!

Ingredienti (per 12 camille):
1 uovo
110 gr di farina
20 gr di frumina
1 pizzico di sale
7 gr di lievito (quasi mezza bustina)
45 gr di farina di mandorle
4 o 5 gocce di aroma di mandorla
40 gr di succo d'arancia
200 gr di carote grattugiate (2 grandi)
la buccia grattugiata di un'arancia
35 gr di olio evo (delicato)
mezza stecca di vaniglia (i semi)

In un'ampia terrina, sbattere l'uovo con lo zucchero e il sale fino ad ottenere un impasto chiaro e spumoso.
Grattugiate le carote o frullatele nel mixer. Aggiungerle al composto di uova e zucchero insieme alla farina di mandorle e all'aroma.
Unire la buccia grattugiata d'arancia e il succo, i semini della vaniglia o se volete una bustina di vanillina.
Infine setacciare la farina con il lievito e la frumina e aggiungere all'impasto.
Mescolare bene con le fruste.
Otterrete un impasto piuttosto liquido.
Preparate la teglia per i muffin e adagiatevi 11/12 pirottini di carta.
Con l'aiuto di un cucchiaio, distribuite l'impasto nelle formine fino a 3/4.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 15/20 minuti (fate la prova stecchino).
Lasciar freddare le camille su una gratella.

Per il succo: centrifugate mezza carota, aggiungete il succo di un'arancia e di mezzo limone. Un pizzico di zucchero a piacimento.

Con questa ricetta partecipo al contest di Valentina

giovedì 8 marzo 2012

Caffè alla cannella e 100% Chocolate Cookies

Caffè, caffè, caffè..quanta cultura si nasconde dietro ad un piccolo chicco? Quanti significati? Calore, compagnia, allegria, risveglio, la fine di un amore..dal cinema alla musica, molti autori hanno reso omaggio alla famosa bevanda. E quanti davanti ad una tazza fumante hanno preso le decisioni più importanti, hanno vissuto gli incontri più sconvolgenti?
Che ne dite di provarne una versione speziata, un po' diversa dal solito? Io ho voluto strafare e abbinare al caffè anche le zollette di zucchero aromatizzate alla cannella.
Se poi volete concedervi una pausa coccole, che ne dite di sgranocchiare anche un biscottone al cioccolato?


Caffè aromatizzato alla cannella

Caffè in polvere
1/2 cucchiaino di cannella

Preparare il caffè con la moka aggiungendo alla polvere anche mezzo cucchiaino di cannella.

Zollette di zucchero aromatizzate alla cannella

Zucchero a grana fine
Cannella q.b.
Qualche goccia d'acqua (o se volete, aroma)

In una ciotolina versate dello zucchero tipo Zefiro, aggiungete almeno un cucchiaino di cannella (dipende da quanto preferite scure e aromatizzate le zollette). Purtroppo non so dirvi le dosi..ho fatto tutto ad occhio. Pian piano con l'aiuto di un cucchiaino o di una siringa o un contagocce, versate nella ciotolina con lo zucchero alcune gocce d'acqua. Se volete potete aggiungere anche qualche goccia di aroma. Ad esempio, per il tè ho fatto delle zollette alla cannella e aroma d'arancia.
Dovete ottenere un composto leggermente umido, non bagnato.
Prendete degli stampini di silicone (io ho utilizzato quelli a forma di kugelhopf della Silikomart) e versate lo zucchero con l'aiuto di un cucchiaino. Pressate bene con le dita.
Mettete gli stampini in forno a 90° per 15 minuti sopra una teglia oppure lasciateli asciugare sopra al termosifone per almeno una notte. Delicatamente capovolgete gli stampini e con una leggera pressione, avrete le vostre zollette pronte per essere immerse in una bella tazza fumante. 


100% Chocolate Cookies (per 15 biscotti)

185 gr di cioccolato fondente di ottima qualità
80 gr di zucchero di canna
55 gr di farina
1 uovo
30 gr di burro
1 punta di un cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
gocce di cioccolato

Sciogliere a bagnomaria 110 gr di cioccolato con il burro. Lavorare l'uovo col burro con una frusta fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere il cioccolato fuso, la farina setacciata con il lievito e il sale.
Incorporare 75 gr di cioccolato fondente a pezzetti.
Distribuire l'impasto a cucchiaiate distanziate su una teglia foderata di carta forno.
Mettere qualche goccia di cioccolato sui biscotti e cuocere in forno per 15/20 minuti a 160°.
La ricetta è presa dal libro "Regali Golosi" di Sigrid Verbert.
L'idea principale con la quale ho aperto il blog era proprio quella di abbinare cibo e musica dal momento che sono le mie più grandi passioni.
Perciò ho colto al volo l'occasione per partecipare al contest "Songs of food" di Questo soffritto viola.

E' stato davvero difficile scegliere tra le varie canzoni che mi venivano in mente..Ne avevo altre due, ma non si sposavano con la mia ricetta.
Una era "Black Coffee" di Ella Fitzerald e l'altra "Caffè" di Pacifico.
La prima è disperazione allo stato puro! : D
Anche se la voce favolosa di mamma jazz è cosi suadente da dare i brividi..
L'altra invece l'apprezzo per l'atmosfera di risveglio..la associo al caffè del mattino, all'odore che pian piano invade la cucina, alla calma e alla tranquillità della colazione che mi permette di affrontare la giornata.
Alla fine ho scelto 'A tazza 'e caffè di Murolo per il testo e l'atmosfera di leggerezza..
Non sono una gran fan del caffè, perciò quando me lo concedo deve essere un momento "studiato", speciale, di condivisione, come l'ora del tè..un momento di relax e leggerezza, una pausa.
E poi trovo che il testo si addica molto al sapore di questa bevanda alla cannella.
Stranamente al primo sorso la nota speziata rende ancora più deciso il gusto amaro del caffè..

Ma cu sti mode, oje Bríggeta,
tazza 'e café parite:
sotto tenite 'o zzuccaro,
e 'ncoppa, amara site...
Ma i' tanto ch'aggi''a vutá,
e tanto ch'aggi''a girá...
ca 'o ddoce 'e sott''a tazza,
fin'a 'mmocca mm'ha da arrivá!...

Ma basta attendere, girare e rigirare per far emergere le note e la dolcezza della cannella, sprigionate dalla zolletta di zucchero in fondo alla tazzina.

E poi alla fine mi sento anche io un po' Brigida...dolce in fondo e amara in superficie..










giovedì 1 marzo 2012

Cubotto di riso selvaggio alle spezie ayurvediche


Questa ricetta è un classico piatto da studente in crisi..facilità di realizzazione, sostanza e leggerezza al tempo stesso.
Lo preparavo spesso in previsione di una lunga giornata di studio, poichè dopo il classico piattone di pasta l'abbiocco era ASSICURATO.
E poi questo piatto colorato riusciva a tirarmi su di morale all'idea di un intero pomeriggio sui libri.. :)
Lo trovo un mix abbastanza equilibrato, dal momento che le proteine (non animali) sono abbinate ai carboidrati e alle verdure.
E poi ADORO le spezie.. E anche quelle in linea di massima fanno bene. In questo piatto ce ne sono in abbondanza.
Io ho utilizzato poco sale nell'acqua per la pasta e a fine cottura ho generosamente usato un sale alle erbe ayurvediche della Raab che vendono in un negozio di prodotti biologici nel mio paese.
Mi piace molto perchè dona ad ogni piatto un gusto e un profumo unici..Se non riuscite a trovarlo, potete fare da soli questo misto (70% sale e 30% spezie).
Gli ingredienti in ordine di prevalenza sono:
Sale cristallino dell'Himalaya
Basilico
Pepe nero
Zenzero
Cumino
Finocchio
Chiodi di garofano



Ingredienti (per due persone):
180 gr di riso long & wild
60 gr di ceci (già in ammollo da 12 ore)
5 o 6 foglie di verza
1 carota
1 patata
Misto di spezie ayurvediche

Lessare i ceci in abbondante acqua salata in un grosso tegame. Intanto mondare le verdure, poi tagliare a cubetti le patate e le carote e la verza a striscioline.
Dopo 40 minuti di cottura dei ceci, versare nella pentola anche le patate e le carote e dopo una decina di minuti il riso. Mescolare.
A 5 minuti dalla fine della cottura del riso, versare nella pentola la verza e lasciar cuocere. Scolare il riso e le verdure. Rimetterle nella pentola e condire con olio a crudo, pepare e condire con il misto di spezie ayurvediche.
Sistemare su un piatto due foglie di verza fresche e metterci un coppapasta (quadrato nel mio caso). Versare il riso a cucchiaiate e pressare. Togliere il coppapasta e gustare con una spolverata di parmigiano.

Con questa ricetta partecipo al contest di Elisa:


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